lunedì 24 febbraio 2025

Accabadora - Michela Murgia


Oggi vi parlo di un libro che ho scelto perché ambientato in Sardegna, la mia terra d'origine e quella che sento profondamente come casa. 
Inoltre, non avevo ancora letto nulla di Michela Murgia, un'autrice nata e vissuta proprio in Sardegna. 
Il libro in questione è Accabadora, un romanzo breve ma intenso, che affronta temi profondi legati alla vita, alla morte e alle scelte individuali.

Ambientato in un piccolo villaggio sardo negli anni '50, il libro racconta la storia di Maria, una bambina adottata da Bonaria Urrai, una sarta che cela un segreto: è un'accabadora, colei che dà una fine dignitosa a chi soffre e non può più vivere con dignità.

Il romanzo tratta con delicatezza e rispetto il tema dell'eutanasia, intrecciandolo con antiche tradizioni e credenze popolari sarde, senza mai giudicare apertamente i personaggi o le loro scelte. 
Era la mia prima lettura di Michela Murgia, e il suo stile mi ha colpito: poetico, riflessivo e a tratti incisivo, quasi duro. Nelle sue circa 160 pagine ho trovato un concentrato di emozioni che mi ha trascinato nella Sardegna di quegli anni, facendomi sentire parte di quel piccolo villaggio e delle dinamiche raccontate.

Uno degli aspetti più potenti del libro è la capacità di porre interrogativi morali al lettore, invitandolo a riflettere sul concetto di "fine giusta" e sul ruolo che la comunità e la famiglia giocano nella vita di ognuno. Michela Murgia non offre risposte definitive, ma apre uno spazio di riflessione su come, in un contesto di sofferenza, la morte possa essere vista non solo come una fine, ma come un atto d'amore.

Non è facile esprimere le emozioni che ho provato leggendo questo libro. Ricordo soprattutto la sensazione di perdita alla fine, di compassione e pena per Bonaria. Accabadora mi ha fatto riflettere su quanto sia importante mettersi nei panni degli altri prima di giudicare, prima di decidere cosa sia giusto o sbagliato. 
È un libro che sicuramente rileggerò, perché credo che sia capace di rivelare nuove riflessioni e significati a ogni lettura

martedì 18 febbraio 2025

Piccole Gocce d NAN



I libri, lo sappiamo, hanno il potere di trasportarci in mondi lontani, farci conoscere personaggi indimenticabili e, perché no, insegnarci qualcosa. 
Oggi voglio inaugurare una piccola rubrica dedicata ai libri che mi hanno influenzata o che mi hanno lasciato qualcosa di speciale, capace di cambiare il "mio IO".

Chiamerò questa rubrica "Piccole gocce di NAN". 
Non sarà un consiglio, una recensione o una collezione di perle di saggezza, ma solo un modo per condividere ciò che mi ha segnato nel corso della vita e che riflette, in parte, la mia personalità e le ragioni per cui ho deciso di aprire questo blog.

Oggi vi presento due libri che adoro, e che rappresentano due aspetti molto diversi e contrastanti di me.

Il primo è "Io Uccido" di Giorgio Faletti (2002).
Il libro racconta di uno sconosciuto che, durante una trasmissione radiofonica, confessa di essere un assassino. Il giorno dopo, un pilota di Formula Uno viene trovato morto insieme alla sua compagna. Da qui, partono le indagini dell'FBI, guidate dall'agente Ottobre, mentre altri omicidi dello stesso killer si susseguono, ognuno firmato con la scritta "Io uccido".

Perché mi rappresenta? 
Ovviamente non sono una serial killer, ma questo libro mi ha aperto le porte del mondo del true crime. 
Fino ad allora leggevo soprattutto horror (sono sempre stata una grande appassionata di Stephen King), ma il libro di Faletti mi ha fatto scoprire i gialli, l'investigazione e il crimine. 
Oggi seguo con passione questo mondo tra libri, serie TV (adoro Criminal Minds) e podcast (quelli di Carlo Lucarelli e Marco Meisano sono i miei preferiti). Quel lato oscuro dell'essere umano, che ci spaventa ma allo stesso tempo ci affascina.
Faletti scrive in modo diretto, incalzante, con un ritmo serrato che mi ha tenuta con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. "Io Uccido" ha rappresentato il punto di partenza di un interesse che oggi continua a crescere.

Il secondo libro è completamente diverso dal primo: 
"Il Pensiero Giapponese" di Len Ye Mai.

Se da una parte ho una passione per il crime, dall'altra ho anche un'anima molto zen. 
Questo libro mi ha affascinata perché racchiude la filosofia di un Paese che adoro e offre una profonda ricerca interiore. 
L'autrice ci porta attraverso un viaggio di quindici luoghi del Giappone, presentandoci i concetti chiave del pensiero giapponese, spiegandoli in modo chiaro e coinvolgente. Anche chi non è esperto può comprendere concetti complessi come il kintsugi, il wabi-sabi o l'ikigai, vissuti sensorialmente attraverso il suo racconto.
Questo libro mi ha fatto riflettere su me stessa e mi ha aiutata a vedere il mondo in modo diverso. 
È stato l'inizio di un percorso verso la comprensione e l'amore per questa filosofia, che sto approfondendo con altre letture sul tema.

E a voi c'è qualche lettura che vi rappresenta? Fatemi sapere 

venerdì 14 febbraio 2025

Il consiglio di oggi

Da un paio di anni mi sono appassionata alla filosofia, ai costumi, alle tradizioni e alle usanze giapponesi.
Cerco libri sul Giappone di ogni genere: dal pensiero giapponese, alle guide turistiche, fino alle fiabe e alle leggende.
Ovviamente, non serve dirvi che il mio sogno è andare in Giappone per vederlo, assaporarlo, toccarlo, sentirlo, viverlo e, perché no, anche "annusarlo" di persona.
Qualche tempo fa, mentre girovagavo in libreria, ho trovato
"I giapponesi sono fuori di testa" di Kenta Suzuki.
Non conoscevo Kenta, ma dopo aver letto il suo libro ho scoperto che è un influencer (organizza anche un sacco di eventi) e scrittore giapponese che vive in Italia, e che racconta e descrive le usanze del suo paese d'origine.
Ho adorato il suo libro, perché offre una prospettiva ironica e critica sulla cultura e la società giapponese, raccontando le sue esperienze personali come giapponese all'estero, e fornendo uno sguardo unico sui costumi e le abitudini del Giappone.
Il tono è leggero, divertente, ma anche riflessivo, trattando vari aspetti della vita quotidiana giapponese con una buona dose di autoironia. Inutile dire che ho iniziato a seguirlo anche sui social e spero che scriva presto un altro libro!
Potete seguirlo su Instagram @whoiskenta_official_page
e tik tok https://www.tiktok.com/@whoiskenta?_t=ZN-8tuUFTuSgFC&_r=1 😊





Il Coraggio tra i fiori di ortica

Questo è stato un libro che ho acquistato “al buio”. Sì, proprio al buio! Girando tra gli stand del SalTo25, mi sono imbattuta i...