martedì 18 febbraio 2025

Piccole Gocce d NAN



I libri, lo sappiamo, hanno il potere di trasportarci in mondi lontani, farci conoscere personaggi indimenticabili e, perché no, insegnarci qualcosa. 
Oggi voglio inaugurare una piccola rubrica dedicata ai libri che mi hanno influenzata o che mi hanno lasciato qualcosa di speciale, capace di cambiare il "mio IO".

Chiamerò questa rubrica "Piccole gocce di NAN". 
Non sarà un consiglio, una recensione o una collezione di perle di saggezza, ma solo un modo per condividere ciò che mi ha segnato nel corso della vita e che riflette, in parte, la mia personalità e le ragioni per cui ho deciso di aprire questo blog.

Oggi vi presento due libri che adoro, e che rappresentano due aspetti molto diversi e contrastanti di me.

Il primo è "Io Uccido" di Giorgio Faletti (2002).
Il libro racconta di uno sconosciuto che, durante una trasmissione radiofonica, confessa di essere un assassino. Il giorno dopo, un pilota di Formula Uno viene trovato morto insieme alla sua compagna. Da qui, partono le indagini dell'FBI, guidate dall'agente Ottobre, mentre altri omicidi dello stesso killer si susseguono, ognuno firmato con la scritta "Io uccido".

Perché mi rappresenta? 
Ovviamente non sono una serial killer, ma questo libro mi ha aperto le porte del mondo del true crime. 
Fino ad allora leggevo soprattutto horror (sono sempre stata una grande appassionata di Stephen King), ma il libro di Faletti mi ha fatto scoprire i gialli, l'investigazione e il crimine. 
Oggi seguo con passione questo mondo tra libri, serie TV (adoro Criminal Minds) e podcast (quelli di Carlo Lucarelli e Marco Meisano sono i miei preferiti). Quel lato oscuro dell'essere umano, che ci spaventa ma allo stesso tempo ci affascina.
Faletti scrive in modo diretto, incalzante, con un ritmo serrato che mi ha tenuta con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. "Io Uccido" ha rappresentato il punto di partenza di un interesse che oggi continua a crescere.

Il secondo libro è completamente diverso dal primo: 
"Il Pensiero Giapponese" di Len Ye Mai.

Se da una parte ho una passione per il crime, dall'altra ho anche un'anima molto zen. 
Questo libro mi ha affascinata perché racchiude la filosofia di un Paese che adoro e offre una profonda ricerca interiore. 
L'autrice ci porta attraverso un viaggio di quindici luoghi del Giappone, presentandoci i concetti chiave del pensiero giapponese, spiegandoli in modo chiaro e coinvolgente. Anche chi non è esperto può comprendere concetti complessi come il kintsugi, il wabi-sabi o l'ikigai, vissuti sensorialmente attraverso il suo racconto.
Questo libro mi ha fatto riflettere su me stessa e mi ha aiutata a vedere il mondo in modo diverso. 
È stato l'inizio di un percorso verso la comprensione e l'amore per questa filosofia, che sto approfondendo con altre letture sul tema.

E a voi c'è qualche lettura che vi rappresenta? Fatemi sapere 

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