E anche quest’anno è arrivato (ed è già finito) il Salone del Libro.
Premetto: io sono innamorata di questo evento sin da ragazzina, quando alle superiori i professori decisero di portarci e io non sapevo ancora cosa fosse. Ne rimasi estasiata. Non solo per la moltitudine di stand e quindi di libri esposti, le case editrici e gli autori presenti, ma anche per tutte le persone famose, la stampa, le radio e le televisioni. Insomma, il paese dei balocchi.
Ma crescendo, la vita cambia le tue abitudini: inizi a lavorare, ad avere altri impegni, la famiglia... e la mia passione per la lettura e i libri non è mai svanita, ma diciamo che l’ho messa a riposo, a fasi alterne, per qualche anno.
Il Salone, però, l’ho sempre visitato, purtroppo riuscendo a partecipare solo per un giorno, costringendomi ogni volta a fare una scelta: conferenze, stand, nuovi autori o laboratori?
La mia passione più grande è sempre stata quella di scoprire le piccole case editrici, quelle che non trovi spesso (o mai) in libreria, e farmi consigliare qualche libro. A volte, come mi è successo, si sono rivelati piccole perle che custodisco gelosamente. Oppure seguire conferenze in cui autori per me sconosciuti presentavano il loro libro: pura magia.
Quest’anno ho deciso di farmi un piccolo regalo (oltre alle decine di libri che ho comprato!): regalarmi l’abbonamento per tutti e cinque i giorni.
Vivendo a Torino, sono riuscita ad organizzarmi più facilmente rispetto a chi arriva da fuori città, e questo mi ha permesso di pianificare al meglio le giornate, seguendo conferenze, firmacopie, conoscendo autori e visitando gli stand con calma e curiosità.
Ci sono sempre pareri discordanti sul Salone: c’è chi lo considera uno specchietto per le allodole, chi dice che si trovano le stesse cose delle librerie, chi pensa sia solo un palcoscenico per i Vip e chi lo trova troppo caro.
Dipende da ciò che vuoi e da ciò che cerchi.
Io cerco libri che in libreria non troverei, cerco piccoli autori che – come è successo in diversi stand – mi raccontano il loro libro e il loro sogno da scrittori, cerco idee nuove, eventi a cui assistere per ascoltare argomenti che non conoscevo e su cui posso riflettere e farmi una mia idea.
Li ho trovati? Sì, e ne avrei potuti trovare ancora di più.
Ma non era una maratona, e ne sono uscita soddisfatta lo stesso.
Non ho trovato solo libri: ho trovato parole, volti, sorrisi, colori, suoni, luci… sì, anche code, tanta gente, a volte sete, poche sedie e un po’ di fatica. Ma ogni manifestazione ha le sue difficoltà, e io le ho affrontate volentieri.
Tornerò al Salone?
Sicuramente. E cercherò anche la prossima volta di vivere più giorni, organizzandomi di nuovo per fare esperienze diverse, ritrovare le piccole case editrici e gli autori che amo, e magari conoscerne di nuovi. Scoprirò anche attività che quest’anno non sono riuscita a fare.
Insomma, se anche voi amate il Salone del Libro, magari il prossimo anno ci troviamo lì :)
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