Il Piccolo Mondo di Nan
Il Piccolo Mondo di Nan è un blog dove condivido le mie passioni, dai libri che amo alle piccole cose che mi fanno stare bene. Qui troverai recensioni delle mie letture, riflessioni personali e consigli su tutto ciò che cattura la mia attenzione. Un luogo (spero) accogliente per chi ama esplorare il mondo con il cuore e la mente.
venerdì 5 settembre 2025
Il Coraggio tra i fiori di ortica
giovedì 22 maggio 2025
La strada giovane
martedì 20 maggio 2025
SalTo25
E anche quest’anno è arrivato (ed è già finito) il Salone del Libro.
Premetto: io sono innamorata di questo evento sin da ragazzina, quando alle superiori i professori decisero di portarci e io non sapevo ancora cosa fosse. Ne rimasi estasiata. Non solo per la moltitudine di stand e quindi di libri esposti, le case editrici e gli autori presenti, ma anche per tutte le persone famose, la stampa, le radio e le televisioni. Insomma, il paese dei balocchi.
Ma crescendo, la vita cambia le tue abitudini: inizi a lavorare, ad avere altri impegni, la famiglia... e la mia passione per la lettura e i libri non è mai svanita, ma diciamo che l’ho messa a riposo, a fasi alterne, per qualche anno.
Il Salone, però, l’ho sempre visitato, purtroppo riuscendo a partecipare solo per un giorno, costringendomi ogni volta a fare una scelta: conferenze, stand, nuovi autori o laboratori?
La mia passione più grande è sempre stata quella di scoprire le piccole case editrici, quelle che non trovi spesso (o mai) in libreria, e farmi consigliare qualche libro. A volte, come mi è successo, si sono rivelati piccole perle che custodisco gelosamente. Oppure seguire conferenze in cui autori per me sconosciuti presentavano il loro libro: pura magia.
Quest’anno ho deciso di farmi un piccolo regalo (oltre alle decine di libri che ho comprato!): regalarmi l’abbonamento per tutti e cinque i giorni.
Vivendo a Torino, sono riuscita ad organizzarmi più facilmente rispetto a chi arriva da fuori città, e questo mi ha permesso di pianificare al meglio le giornate, seguendo conferenze, firmacopie, conoscendo autori e visitando gli stand con calma e curiosità.
Ci sono sempre pareri discordanti sul Salone: c’è chi lo considera uno specchietto per le allodole, chi dice che si trovano le stesse cose delle librerie, chi pensa sia solo un palcoscenico per i Vip e chi lo trova troppo caro.
Dipende da ciò che vuoi e da ciò che cerchi.
Io cerco libri che in libreria non troverei, cerco piccoli autori che – come è successo in diversi stand – mi raccontano il loro libro e il loro sogno da scrittori, cerco idee nuove, eventi a cui assistere per ascoltare argomenti che non conoscevo e su cui posso riflettere e farmi una mia idea.
Li ho trovati? Sì, e ne avrei potuti trovare ancora di più.
Ma non era una maratona, e ne sono uscita soddisfatta lo stesso.
Non ho trovato solo libri: ho trovato parole, volti, sorrisi, colori, suoni, luci… sì, anche code, tanta gente, a volte sete, poche sedie e un po’ di fatica. Ma ogni manifestazione ha le sue difficoltà, e io le ho affrontate volentieri.
Tornerò al Salone?
Sicuramente. E cercherò anche la prossima volta di vivere più giorni, organizzandomi di nuovo per fare esperienze diverse, ritrovare le piccole case editrici e gli autori che amo, e magari conoscerne di nuovi. Scoprirò anche attività che quest’anno non sono riuscita a fare.
Insomma, se anche voi amate il Salone del Libro, magari il prossimo anno ci troviamo lì :)
giovedì 8 maggio 2025
Tatà di Valerie Perrin
mercoledì 9 aprile 2025
L'isola dei Battiti del Cuore
venerdì 4 aprile 2025
mercoledì 26 marzo 2025
IL DIARIO DI ANNE FRANK
Quando leggi un libro come Il Diario di Anne Frank, non pensi certo di scriverne una recensione. Come puoi recensire la vita di una ragazzina che ha trascorso due anni nascosta in un alloggio segreto, per poi essere catturata e lasciata morire in un campo di concentramento solo perché ebrea? Puoi solo leggere la sua storia, prenderne atto e pensare che una storia così non dovresti mai più trovarla in un libro.
Oggi però voglio condividere con voi un pensiero di Anne che mi ha profondamente colpito. Un estratto dal suo diario, che non parla di guerra, religione, nazisti o campi di concentramento, ma delle donne. Più precisamente, della loro indipendenza.
Questo passaggio, scritto il 13 giugno 1944, mi ha fatto riflettere su quanto fosse avanti questa giovane donna e su quanto, purtroppo, siamo ancora indietro oggi nel riconoscere il valore delle donne. Eccolo qui:
"Più volte mi sono posta una di quelle domande che non mi danno pace, e cioè perché un tempo, e spesso anche adesso, la donna nei popoli occupa un posto molto meno importante rispetto all'uomo. Chiunque può dire che è ingiusto, ma a me non basta, vorrei tanto conoscere il motivo di questa grande ingiustizia!
Si può immaginare che l'uomo, fisicamente più forte, fin dall'inizio abbia avuto una posizione di supremazia rispetto alla donna; l'uomo che guadagna, che genera i figli, l'uomo che può tutto... È già stato abbastanza stupido da parte di tutte quelle donne che fino a poco tempo fa hanno permesso che fosse così senza protestare, perché quanti più secoli questa regola ha resistito, tanto più ha preso piede. Per fortuna, la scuola, il lavoro e il progresso hanno un po' aperto gli occhi alle donne. In molti paesi le donne hanno ottenuto gli stessi diritti degli uomini; molte persone, soprattutto donne, ma anche uomini, adesso capiscono quanto questa suddivisione fosse sbagliata e le donne moderne vogliono avere il diritto all'indipendenza totale!
Ma non è solo questo, è il rispetto alla donna, quello che manca! In tutto il mondo l'uomo viene rispettato, perché non si può dire lo stesso della donna? Soldati ed eroi di guerra vengono onorati e festeggiati, gli scopritori hanno fama mondiale, i martiri vengono osannati, ma di tutta l'umanità, quanti considerano la donna anche come un soldato?
Nel libro Guerrieri per la vita c'è scritto qualcosa che mi ha molto colpita, e cioè più o meno che le donne in generale, già soltanto per i parti, soffrono più di qualsiasi eroe di guerra. E quale successo spetta alla donna, dopo aver sofferto tanto? Viene spinta in un angolo quando è sformata dalla gravidanza, i figli ben presto non sono più suoi, la bellezza svanisce. Le donne sono molto più stoiche, sono soldati più coraggiosi che lottano e soffrono per la sopravvivenza dell'umanità molto più di tanti eroi che non sanno fare altro che vantarsi!"
(Anne Frank - 13 Giugno 1944)
Queste parole, scritte in un momento così difficile, ci ricordano quanto sia cruciale continuare a lottare per l'uguaglianza e il rispetto per le donne, temi ancora oggi attuali e urgenti.
Il Coraggio tra i fiori di ortica
Questo è stato un libro che ho acquistato “al buio”. Sì, proprio al buio! Girando tra gli stand del SalTo25, mi sono imbattuta i...
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Erano anni che avevo preso questi libri di Ally Condie, ma sono rimasti nello scaffale ad aspettarmi, ed è stato un peccato aver...
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Antonio Albanese lo conoscevo per i suoi personaggi strampalati e fuori dagli schemi, oppure per film come Un mondo a parte, che...