Ho letto questo libro diversi anni fa, e ricordo che, finita l'ultima pagina, ho pensato: "Ommiodio".
Sto parlando di Confessione di Kanae Minato, un thriller psicologico complesso che affronta temi come la vendetta, il lutto e la moralità.
La trama ruota attorno a Yuko Moriguchi, un'insegnante di scuola media che annuncia il suo ritiro dopo la morte della figlia. La sua decisione non è solo dettata dal dolore, ma anche dal desiderio di vendetta nei confronti degli studenti della scuola (che chiama Studente A e B) che ritiene responsabili della tragedia.
Partiamo dal tema centrale: la vendetta.
Yuko mette in atto un piano di vendetta calcolato e spietato. Ho trovato affascinante come riesca a far soffrire i colpevoli senza ricorrere alla violenza fisica, utilizzando invece una manipolazione psicologica sottile e devastante. I due ragazzi coinvolti nella morte della figlia sono ritratti come persone disturbate e prive di rimorso. Sebbene a tratti risultino un po' estremi, questi tratti contribuiscono a rendere la storia ancora più inquietante.
La narrazione si sviluppa attraverso i vari personaggi, ognuno con la propria versione dei fatti, permettendo al lettore di scoprire gradualmente cosa è realmente accaduto. Vi troverete coinvolti pagina per pagina a scoprire nuovi eventi che vi terranno col fiato sospeso fino alla fine. Non ci sono veri e propri "buoni" o "cattivi" definiti. Anche Yuko, che inizia come vittima, si trasforma in carnefice, utilizzando il suo dolore come motore per la vendetta e spingendosi oltre, cercando giustizia da sola.
In sintesi, se amate i thriller psicologici e non temete temi complessi e disturbanti, questa è una lettura perfetta: intensa e senza compromessi. Non troverete un messaggio di speranza, ma vi immergerete in un racconto oscuro, cinico e inquietante.
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